Una comunità competente è quella che sa osservare, pensare e progettare il futuro partendo dalle giovani generazioni.
In queste settimane molti Comuni hanno aperto i bandi per l'iscrizione dei bambini nei servizi educativi e per l'infanzia, con un valore aggiunto rispetto agli anni passati: la consapevolezza da parte di chi esercita funzioni di coordinamento, di essere all'interno di un sistema, le cui politiche che normano i servizi educativi e di welfare per l'infanzia, siano tra loro coordinate.
Il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 ha istituito il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita a sei anni, con la finalità di garantire a tutte le bambine e a tutti i bambini pari opportunità di sviluppo delle proprie potenzialità sociali, cognitive, emotive, affettive, relazionali in un ambiente professionalmente qualificato, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, sociali e culturali.
Tutti i bambini, partendo da questa visione, hanno gli stessi diritti di accedere a servizi educativi di qualità, indipendentemente dal gestore del servizio, dal territorio in cui il servizio è collocato e dal tipo di famiglia a cui appartiene.
Per realizzare tali obiettivi il sistema integrato propone una visione unitaria per un percorso educativo storicamente distinto in due segmenti:
Con questa premessa, e forte motivazione al cambiamento e alla trasformazione dei sistemi, il Coordinamento Pedagogico Distrettuale imolese (che raggruppa coordinatrici e coordinatori pedagogici di tutto il circondario) ha dato avvio, nell'anno scolastico che sta per concludersi, a un percorso formativo suddiviso per gruppi territoriali. Tale percorso ha posto al centro degli incontri la riflessione su un approccio all'educazione e alla cura dell'infanzia condiviso, partendo dal dialogo, dalla narrazione, dal confronto e dallo scambio di modi e stili professionali, di buone prassi per ripensare la continuità educativa zero sei a partire dalla sperimentazione “dal basso”.
Qualità e inclusività dell'offerta educativa sono possibili quando tutti coloro che coordinano e gestiscono servizi educativi e per l'infanzia sono consapevoli, all'interno dell'ecosistema formativo, di dovere affrontare insieme le sfide del presente:
Ed è attorno a queste tematiche che i vari gruppi territoriali hanno avviato, in questo anno, il confronto e la formazione, partendo dal qui e ora delle famiglie che abitano i diversi territori, cercando di fotografare con lo sguardo e l'osservazione continua le caratteristiche, i bisogni, le motivazioni e gli obiettivi di tutte quelle famiglie che scelgono per i figli i servizi educativi per l'educazione, la cura e l'apprendimento fin dalla più tenera età.
Partendo dai documenti che definiscono l'identità dei servizi, i gruppi si sono confrontati sulle dimensioni della professionalità ricercando caratteristiche, stili, e prassi comuni che fanno di educatori e insegnanti da zero a sei anni adulti accoglienti, incoraggianti, capaci di dialogo e relazione con tutte le culture famigliari e registi di un sistema scolastico che pone il bambino al centro del percorso educativo e di apprendimento.
Lara Gramantieri e Francesca Broccoli
Coordinamento pedagogico Seacoop
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