Ricetta per un dialogo ancestrale:
- Cantare le seguenti parole: “Sento la nostalgia del passato…”
- Aggiungere una dose massiccia di sorrisi
- Un milione di metri cubi di accoglienza
- Prendere le due voci, mescolarle insieme ed amalgamarle armonicamente
- Dare ritmo con delicatezza
- Decorare con un pizzico di allegria
Il tutto accompagnato da amorevole gentilezza.
Questa è la ricetta gourmet per creare relazioni profonde anche con le persone anziane più compromesse.
Di cosa stiamo parlando?
Del progetto di musicoterapia N.O.I. rivolto agli anziani con demenza.
È un percorso nato qualche anno fa con l'obiettivo di portare la musicoterapia nelle case di riposo e nei reparti di lungodegenza per stimolare le funzioni residue attraverso una relazione profonda mediata dalla musica e dal suono.
All'inizio eravamo intimorite perché relazionarsi con queste persone così vicine alla fine della loro vita, così confuse e spesso impaurite, ti mette di fronte alle fragilità umane.
In realtà più sperimentiamo la profondità dei dialoghi che si creano più ci rendiamo conto di quanta forza queste persone riescano a trasmetterci.
Inoltre tutti loro ci insegnano a non dare mai nulla per scontato e ad apprezzare le piccole cose della vita.
Morale della storia: non potevamo chiedere dono più grande di questo.
Siamo sicure che andando avanti ci saranno sempre più ingredienti da aggiungere alla nostra ricetta, li scopriremo strada facendo fino ad ottenere la RICETTA PERFETTA.
Rita e Barbara
Musicoterapeute del progetto N.O.I.
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