La ripartenza dei Servizi 0-6 nell'anno educativo 2020-2021 è stata tanto attesa e desiderata da operatori dei servizi scolastici, genitori, insegnanti e bambini!
L'estate trascorsa, dopo la chiusura improvvisa dei servizi educativi, non ha avuto proprio il sapore dell'estate.
Un senso di incertezza accompagnava le giornate di chi era chiamato a ri-disegnare, ri-progettare, ri-aprire a settembre i servizi per l'infanzia. Ad aumentare questo sentimento, l'arrivo continuo di protocolli, note, decreti, misure di contenimento del fenomeno Covid, non sempre interpretabili e facilmente applicabili in servizi che per loro natura hanno la caratteristica di educare attraverso la relazione di prossimità, di vicinanza, il contatto fisico che è tipico del tempo dell'accudimento.
Un incalzare di domande tra i professionisti dell'educazione, accompagnate dalle preoccupazioni dei genitori che hanno bisogno della certezza che il tempo che i loro figli trascorrono nei Servizi per l'Infanzia, sia un tempo di qualità, un tempo di socialità, di gioco, di crescita lontano dalla paura del “rischio contagio” quando si ritorna insieme ad essere gruppo, Nido o Scuola dell'Infanzia.
La “stabilità dei gruppi” richiesta dalle Linee guida nazionali e regionali ha imposto un ripensamento importante a cui è seguita una riorganizzazione significativa dei contesti educativi. Liberare spazi e superfici togliendo mobili, differenziare gli ingressi, cambiare la modalità di accoglienza e di ambientamento, accorciare i tempi di accoglienza dei genitori e dei bambini in inserimento, hanno fatto pensare tanto, e ancora oggi pongono agli educatori tanti interrogativi nella ricerca di senso e significato di un agire pedagogico che è andato per alcuni aspetti modificandosi, ma non ha certo intaccato le fondamenta dei servizi educativi e per l'infanzia.
La direzione di senso però non è stata smarrita... e ne è stata prova la possibilità di organizzare i centri estivi nell'estate 2020 che, seppur con numeri estremamente ridotti e costi decisamente aumentati, ha fatto cogliere nei volti, negli sguardi, nei sorrisi il bisogno grande di tornare a essere comunità educativa, comunità scolastica, comunità educante.
In questa preziosa ripresa, ci sembra fondamentale il ruolo che giocheranno le famiglie, o meglio il ruolo che avrà la relazione scuola-famiglia (o nido-famiglia). Sarà, infatti, imprescindibile lavorare sulla fiducia. Non solo su quella relazione di fiducia che sempre dovrebbe caratterizzare il legame tra educatori e genitori, che si costruisce a partire dal primo contatto tra il servizio e la famiglia e si intreccia intensamente durante l'inserimento dei bimbi per poi consolidarsi durante tutto l'anno educativo, ma soprattutto la fiducia nel valore della scuola o del nido come segno concreto di una ripresa della normalità, dei rapporti in cui i corpi parlano nel muoversi, nel vedersi, nell'incontrarsi, la fiducia di stare insieme per un apprendimento collettivo.
La fiducia, ora, sarà un elemento importante anche in senso più ampio perché si tratta di un patto con la società, un cominciare a ricostruire un filo che tra incertezze, paure, perdite e restrizioni è stato intaccato pesantemente. Riprendere e ricucire questo legame, in cui ciascuno degli attori che gravita intorno ai servizi si assume la responsabilità di muoversi con cautela e rispetto e contemporaneamente con l'entusiasmo e la fiducia di consentire una buona esperienza educativa ai bambini, ci sembra un'azione dal forte valore civico, sociale ed emotivo. Questa necessaria alleanza si concretizza, anche, nella sottoscrizione del patto di responsabilità reciproca che ogni famiglia è chiamata a conoscere e firmare. Non si tratta di un atto burocratico o formale, ma del segno tangibile e reale del coinvolgimento delle famiglie in questa delicata ma preziosa ripartenza dei Servizi.
Con la consapevolezza di affrontare un anno complesso, ma dal valore centrale, ci auguriamo di saper essere all'altezza della sfida che ci si presenta e di saper accompagnare al meglio i bambini e le famiglie con cui avremo l'opportunità di lavorare.
Lara Gramantieri e Francesca Broccoli, pedagogiste Area infanzia educativa di Seacoop
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