Far sempre le stesse cose e riproporre la stessa routine può essere per molti frustrante; per ognuno di noi può esserlo, in un'era come quella attuale che mira a cambiare in fretta, trasformare situazioni, rendere il più possibile dinamica la propria vita. Ma chissà perché poi succede che a volte proprio chi ricerca una continua dinamicità, al contempo fatica ad uscire dai propri schemi, dalle proprie abitudini, perché in fondo adattarsi a qualcosa di nuovo non è così semplice come dirlo! Allora il punto qual è? Cambiare repentinamente e continuamente o rimanere su quelle certezze che nonostante talvolta siano scomode in fondo rassicurano?
Tante risposte per questa domanda e tante sfumature di significato…
Beh per noi la routine è elettrizzante se nella routine stessa ci metti del tuo, sei flessibile e l'ambiente, oltre che le persone attorno, comunque mutano in qualche modo. In fondo ogni giorno è diverso da un altro e le relazioni che costruisci seppur consolidate possono darti qualcosa di nuovo…ogni singolo giorno.
Per noi la routine è rassicurante, ovatta alcune situazioni dentro una sicurezza dei tempi e dei modi, oltre che degli spazi che fanno stare bene insieme le persone…in alcuni casi è necessaria per una positiva qualità di vita.
Per noi la routine è versatile, perché tendiamo ad introdurre variazioni pensate soprattutto nell'intreccio con esperienze nuove… una risposta condivisa e riflettuta insomma a quello che poi alla fine tanto routine non è!
Chi frequenta la Comunità un giorno, qualche giorno o tutti i giorni “spezza la routine” e arricchisce le storie di vita che già coesistono; le relazioni che si instaurano, seppur faticose, possono diventare solide e il collante che le lega è, senza dubbio, il linguaggio emotivo.
“La sensazione è di andare a trovare degli amici e fare insieme delle cose; quando ho iniziato mi venivo a riposare dopo le serate da ballerina. A casa c'era troppa confusione e non andavo d'accordo con mia sorella.”(A.Z.)
“Possono aver bisogno anche le persone che vivono a casa con le loro famiglie, a me non mi da fastidio. Anche io ho cominciato così e ho trovato un posto con dei nuovi amici”.(A.G.)
I ragazzi che vivono e quelli che frequentano solo in alcune giornate la Comunità imparano a conoscersi, a rispettarsi, a curare degli equilibri relazionali coadiuvati dagli operatori che aiutano a migliorare le competenze sociali. “Non preoccupiamoci delle preoccupazioni” che possono nascere da questo stare insieme alternato, lo starci è comunque un valore aggiunto e va costruito per dare significato ad ogni singolo momento quotidiano. Si trova la misura, si trova il modo ma soprattutto si impara a rispettare i tempi dell'altro, come in una sinfonia!
La Coordinatrice della Comunità Alloggio via Sangiorgi Francesca Assente
Gli educatori Tania Ortolani, Alessia Bagante, Ester Greco.
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