Cos’è una casa famiglia? E soprattutto cos’è una casa famiglia per anziani? Chi la abita? Come funziona?
Queste sono alcune domande che ci vengono poste di frequente. La casa famiglia è una struttura residenziale di piccole dimensioni (massimo 6 posti), simile a una casa, che offre accoglienza e assistenza a persone semi autosufficienti e/o disabili che non possono vivere nella propria famiglia o che necessitano di un ambiente familiare protetto.
Cosi “nascono” le nostre case famiglia Il Noce e Il Ciliegio e adesso ve le presentiamo.
Al Noce siamo entrati il 10/01/2024: è un ampio appartamento che spunta tra gli alberi, caratterizzato dalla presenza di quattro balconi, di cui due di grandi dimensioni, reso ancora più bello dalla presenza di piante e fiori.
Al Ciliegio siamo entrati il 01/02/2025. Vista da fuori è una bianca e delicata abitazione che sporge fra gli alberi. Una semplice casetta immersa nel verde.
Entrambe le case famiglia ospitano sei persone anziane: un gruppo misto al Noce e tutte signore al Ciliegio (ci teniamo alla quota rosa ).
In entrambe le case proponiamo alle persone che accogliamo una dimensione abitativa e comunitaria in tutto simile all'ambiente domestico, con ritmi di vita e attività che permettono loro il mantenimento di autonomie e del benessere individuale. Quotidianamente li coinvolgiamo nel riordino della casa, chiediamo consigli nella preparazione dei pasti.
Noi crediamo che dietro le fragilità di una persona anziana ci sia soprattutto la persona e la nostra priorità è accoglierla.
Un termine sul quale vogliamo soffermarci è la parola “cura”.
Noi non la intendiamo come un trattamento fatto di sole medicine. La parola “cura” è un pilastro della nostra Mission, dove ci si riappropria di un significato più ampio e umanistico.
Per noi la terapia più importante è la cura l’una dell’altra, creare una comunità che abbia le stesse dinamiche della famiglia, dove aiutarsi, collaborare, raccontarsi e ascoltarsi, cantare assieme ma anche litigare…come in ogni famiglia…. Si è creato così un ambiente bello e sicuro, perché anche l’ambiente in cui si vive è fondamentale per la serenità delle persone. Tutti insieme ci prendiamo cura delle nostre piante, del nostro giardino, prepariamo insieme i biscotti. Non indossiamo divise, ma tutti i giorni non dimentichiamo di indossare la voglia di ascoltare e di parlare, di creare nuove forme di comunicazione per riuscire ad entrare con garbo e rispetto in quei momenti più difficili, in cui ci si rende conto di essersi dimenticati qualcosa… e questo fa paura.
E questa è la nostra cura, uscire da tutti i luoghi comuni, che inghiottono e isolano le persone anziane.
Abbiamo chiesto ad alcuni ospiti delle case cosa pensano…
Chiara: “è una casa famiglia molto bella, perché ci sono le amiche e non sono sola. E mi piacciono le operatrici”
Anna: “è una casa bella, posso stare tranquilla, mangio bene. E mi trovo bene sia con le compagne che con le operatrici”
Lidia: “è una casa bella, mi piace il colore. Io ci sto bene con le altre”
Lora: “una casa come tutte le altre… io ci penso alla mia che è la vuota che piange, però qui ho trovato delle amiche e sto bene... se no, e me sarei andata… Io mi trovo bene con tutte e qui mi piace perché sono sempre in compagnia… e mi piace quando Tania porta il profiterole…”
Silvana: “mi trovo bene. Vorrei addobbare la mia stanza. Adesso te lo chiedo”
Roberto: “mi piace, Ogni tanto ci sono delle “schermaglie”, che non contano niente e poi passa tutto. Mi trovo bene con gli operatori”
Marisa: “mi trovo bene ed è un bene ed è eccellente. Mi piace tutto e vado d’accordo con tutti. Il mio preferito è Roberto, con lui gioco a carte e rifaccio i letti”
Ivan: “è una casa, mi trovo bene… ma ti racconto una favola… è una casa dorata, dove c’è un re che regala ad un altro re un uccellino in una gabbia dorata. Questo uccellino doveva cantare invece sono passati dei giorni e questo uccellino non cantava più. Il re ha chiamato i suoi ministri, e ha chiesto il loro parere. Un vecchietto che rideva... solo lui sapeva…il re gli ha chiesto perché ridi…apri la gabbia e lascialo andare... e vedrai che canta…il re ha fatto così e l’uccellino ha iniziato a cantare”
I nostri servizi non vedono questi luoghi come solo luoghi di cura… ma soprattutto come luoghi di vita.
Le nostre sono case famiglia con le porte aperte, e se passate, basta suonare per ricevere un sorriso e un caffè.
Tania Ortolani Referente Casa Famiglia Anziani e Disabili
Gli operatori della Casa Famiglia Il Ciliegio e Il Noce
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