Avere una comunicazione efficace è uno degli esercizi più complessi che esista e molto spesso, presi dai nostri messaggi su Whatsapp (magari scritti in un italiano improbabile), dalle mail scritte di fretta (che spesso non rileggiamo) oppure presi dai veloci cambiamenti della quotidianità tendiamo a non dare il giusto peso a questa vera e propria disciplina. Per fortuna è qualcosa che con il tempo si può allenare, studiandone le tecniche e praticandola.
Comunicare efficacemente è fondamentale non solo nella propria vita personale ma anche nel proprio lavoro. A volte si ha un po' più di tempo per pensare a come arrivare al nostro interlocutore nella maniera migliore per spiegare il nostro pensiero (pensiamo ad esempio al tempo che abbiamo per scrivere un'email), in altri momenti invece la comunicazione deve essere più precisa e immediata (pensiamo allo scambio di informazioni di un'equipe medica che sta operando oppure, più semplicemente, al coordinamento dei meccanici al pit-stop della F1).
Durante una riunione con altri colleghi RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) l'argomento “comunicare correttamente” è stato trasversale e ha abbracciato tutti gli interventi fatti nello scambio delle nostre esperienze in ambito della sicurezza.
Molte aziende di vari settori (vedi anche logistica, metalmeccanica ecc.) stanno promuovendo interventi su questo versante proponendo approcci con professionisti (vedi psicoterapeuti e non solo). Si iniziano a percepire i vantaggi che una comunicazione efficace porta. Per la maggior parte dei casi parliamo di pacchetti di welfare aziendale e di percorsi individualizzati tesi a “farsi capire meglio dall'altro”.
Questo valore in Seacoop è stato recepito da molto tempo con un approccio più globale e sistemico. Infatti già dal 2003 all'interno dei vari gruppi di lavoro (quindi in orario di lavoro) si sono iniziati dei percorsi di supervisione con vari psicoterapeuti al fine di lavorare tutti insieme sulle varie dinamiche di gruppo. Non solo si è migliorata così la comunicazione tra colleghe e colleghi ma è si è anche potuto monitorare lo stress da lavoro correlato, sempre presente nei nostri ambiti lavorativi, in particolar modo in questi ultimi anni di pandemia.
Mi piace sottolineare questo aspetto perché a volte può essere recepito come un appesantimento del nostro lavoro, in quanto “mettersi in gioco” o “dire le cose” o ancora “imparare ad ascoltare” è sempre una pratica difficile e faticosa, ma dobbiamo continuare a pensare a tutti i benefici sul lungo periodo che questo aiuto porta a noi stessi e al nostro lavoro.
Valeriano Palermo, RSPP Seacoop
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