Cosa sono 10 anni? Questo lasso di tempo per noi qui al "Nido di Cornelia", ha il carico di bagagli leggeri, ingombranti, impegnativi. Il nostro è un viaggio. Un viaggio in cui un gruppo di educatori, ausiliarie e una cuoca hanno affrontato in un oceano fatto di crescita professionale e personale.
In questi anni di sperimentazione, di mettersi in gioco come professionisti dell'area infanzia, ma soprattutto come persone, sono stati anni di abbracci e carezze da parte di bambini, ognuno con la sua storia personale, famiglie che affidavano a noi il loro bene più prezioso: i propri figli. Sono stati anni in cui ci siamo ripensati come educatori, dall' outdoor education alla sempre più presente pratica Montessoriana.
In questo percorso di cambiamento del nostro modus operandi, abbiamo ricreato ambienti familiari “su misura“ del bambino, fornendo oggetti pedagogici appositamente studiati, favorendo lo sviluppo intellettuale dei piccoli. Ci siamo impegnati a ripensare i nostri spazi, dandone una nuova valenza pedagogica, con materiali come la "torre Rosa ", "la scala marrone", i "vassoi per i lavori di ogni bambino", la sala della psicomotricità. Siamo cresciuti, sotto la spinta di questa esperienza, che si affianca a quella dell'outdoor education, metodologia che ci ha visti impegnati nella formazione con docenti esperti di questa pratica, che si propone come una delle vie percorribili per dare qualità al processo educativo, attraverso la ricchezza degli stimoli che gli ambienti esterni possono garantire, alla loro grande adattabilità, flessibilità e agli infiniti collegamenti che offrono sul piano interdisciplinare, un nido dove le esperienze siano collegate al "fuori". Negli anni le famiglie ci hanno aiutato in questo, procurando materiali naturali, e aiutandoci nella realizzazione di un piccolo orto aromatico.
Il mio è un punto di vista, forse atipico, perché prima di essere un'educatrice del nido di Cornelia di Imola, sono stata la mamma di Giulia che ha vissuto due anni intensi in questo nido. Da mamma ho visto accogliere le ansie e le paure di questo ruolo sempre più complesso nella società moderna. E poi mi ritrovo ora, a guardare il nido di Cornelia dall'interno, da educatrice, che sa che ogni giorno c'è la possibilità di migliorarsi.
Il nido di Cornelia è fatto di persone speciali, e non parlo solo dei colleghi, delle ausiliarie, della cuoca. Parlo di ogni singola famiglia che in questi dieci anni si è passata il testimone nella corsa verso la crescita psico-fisica dei propri figli. Il nome del nostro nido nasce da una storia antica, fatta di sacrificio e amore, verso ciò che all'epoca romana, si reputava "buona educazione".
Cornelia madre dei Cracchi amava definire i suoi figli "gioielli". Noi, che riconosciamo nei bambini un loro fulgore, una preziosità, uno scintillio unico e inconfondibile. Per ogni bambino, troviamo una chiave di volta, dai colloqui individuali con gli educatori, a quello con la cuoca per avere una dieta mirata, durante l'inserimento, gli ambienti curati e sempre puliti per accogliere piccoli lattanti che gattonano, ripristino delle sezioni dopo le varie attività grazie alle ausiliarie.
Queste piccole attenzioni ci permettono di avvicinarci ad ogni singolo bambino e alla sua famiglia, perché l'educazione è un binario, ci si ritrova fianco a fianco, verso la stessa direzione. Dieci anni, nel contesto educativo privilegiato, com'è quello della regione Emilia-Romagna, ci sembra un ottimo traguardo. Nella terra dove il mito degli asili nido più belli del mondo ancora resiste, il nido di Cornelia ha sempre ritenuto necessario cambiare, adeguando il sistema dei propri servizi alle profonde evoluzioni e alle complesse sfide sociali e demografiche in corso, proponendo nuovi modelli organizzativi capaci di rispondere alle rinnovate esigenze delle famiglie. I servizi aggiuntivi dei periodi festivi, Natale, Pasqua, agosto, si sono caratterizzati, come la risposta a quei genitori che non sanno a chi affidare i propri figli, poiché aziende, negozi e attività di vario genere non vivono il calendario delle chiusure, come la maggior parte delle scuole. Il Nostro è un impegno alla continuità, verso i bambini e le loro famiglie. E questo è il nostro obiettivo primario. Offrire un servizio che vada aldilà del creare una rete di sostegno a genitori che hanno esigenze lavorative particolari, ma vogliono offrire al bambino dai 5 mesi ai 3 anni, un luogo di crescita creato da un pensiero mirato alla pedagogia e alla crescita psico-fisica di questa fascia di età.
Vorrei lasciarvi con una frase, di Maria Montessori, quella che racchiude l'essenza di ogni nostro gesto.
"Chi non comprende che insegnare a un bambino a mangiare, a lavarsi, a vestirsi, è lavoro ben più lungo, difficile, e paziente che imboccarlo, lavarlo, vestirlo. Tutto quanto è aiuto inutile, è impedimento allo sviluppo delle forze naturali".
Valentina Cisternino – educatrice
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