Conosco dei Supereroi che non indossano il mantello, sono persone caratterizzate da grandi doti di coraggio e nobiltà d'animo, si contraddistinguono dagli essere umani comuni, per una serie di “abilità straordinarie” dette superpoteri. Grazie all'utilizzo di questi poteri, pensate che questi Supereroi sono in grado di fare delle loro diversità le loro più potenti doti, così da combattere le avversità della vita quotidiana, allo scopo di salvaguardare all'occorrenza una comunità specifica.
Quasi tutti utilizzano degli strani mezzi a due ruote per spostarsi chiamate “carrozzine” e la loro stazione base si chiama “Don Leo”, un luogo accogliente e a tratti magico. Ma scopriamo più da vicino questi Supereroi:
“Fedric” detto anche Conte di Pinarella dagli amici, ha una tetraparesi atetoide, può muovere la testa, il collo e leggermente la mano, ma ha un grande superpotere: comunica con gli occhi. Non parla, non ne ha bisogno, riesce a farti capire tutto e ti racconta la sua giornata solo guardandoti negli occhi. Certamente è una magia quella che fa perché non è possibile parlare con una persona che non usa la parola penserete, ma chissà perché ti ritrovi sempre a ridere e a scherzare della sua quotidianità mentre parli con lui con gli occhi; riempie i silenzi con i sorrisi e le parole non servono, sono superficiali.
“Zanna bianca”, tetraplegico anche lui, non riesce ad usare la mani, si sposta su una carrozzina e utilizzando un piede solamente, ha un superpotere: “la bocca”, che non usa come gli essere umani.
con la sua lui riesce a scrivere, dipingere, usare il telecomando della tv e il cellulare, incredibile penserete ma in realtà lo fa con naturalezza, d'altronde è un Supereroe.
“Cirelli” emiplegico è in carrozzina, è il più grande di questi Supereroi, il suo superpotere è racchiuso nella sua mente è in grado di ricordare tutti i testi delle canzoni a cavallo degli anni '70 e ne riconosce il titolo già dalla prima nota. È un canterino nato un vero Supereroe, nelle giornate grigie e nebbiose allieta tutti con le sue canzoni, sfruttando al massimo il suo superpotere.
Concludiamo con il Supereroe “Opel Astra” (ha un'insufficienza mentale). Già dal nome potrete intuire quale sia il suo dono, attraverso i suoi occhi azzurri e profondi riesce ad indentificare qualsiasi auto già da distanze chilometriche, in realtà ha anche altri superpoteri che sono quello di strappare una risata a chiunque, di donarti parole dolci e carezze che scaldano il cuore. Cammina insieme ad un'altra eroina, ma che solo lui riesce a vedere, e che si chiama “Lorena”, che ha il superpotere dell'invisibilità e insieme allietano chi gli siede accanto con discorsi e tante risate.
Questi Supereroi donano sorrisi amore e lezioni di vita con il loro esempio, non chiedono nulla in cambio, ma loro non lo sanno che la loro positività con cui affrontano le loro disabilità, le avversità della vita, li rende unici e speciali, sono gli eroi della loro storia. Ci insegnano che nessun ostacolo è così insormontabile da poterlo affrontare, non indossano il mantello ma dentro e infondo al cuore sanno di essere speciali e loro riconoscenti di quanto ricevono, sono in grado di toccare l'anima e il cuore di chi si accosta a loro con naturalezza e abbatte qualsiasi muro, perché ci dimostrano che in fondo non servono grandi cose ma solo un cuore e una mente aperta alla diversità…
“Un eroe è colui che, nonostante la debolezza, i dubbi, il fatto di non conoscere sempre le risposte, va avanti e vince comunque.”
Agostina Leonardo, coordinatrice CSRR Don Leo Commissari
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