La gallina Maria si aggira per l'aia, becchetta qui, becchetta là, saluta le compagne più dormiglione che sono uscite tardi dalla casina.
È una bella mattina di sole, l'aria è frescolina ma si riscalderà tra poco.
C'è la musica classica di sottofondo, e sì, questo pollaio ha pure la musica classica.
“Eh già siamo fortunate - disse gallina Maria a gallina Federica –, ho delle amiche che vivono su al nord e mica hanno Mozart. Ho sentito dire che ci sono pollai dove le galline vivono strette strette. Non hanno prati dove cercare i vermi, non possono passeggiare né incontrarsi per chiacchierare”.
“Ma che dici, quanto sei esagerata. Chissà che hai sentito”.
“È vero, non dico sciocchezze. Non hanno spazio per stendere le ali o fare un po' di stretching”.
Gallina Laura si avvicina dopo aver orecchiato e s'intromette.
“Anche io ho sentito cose di questo genere, sai. Li chiamano polli da batteria. Alla fine stanno come in un condominio sovraffollato, si pestano le zampe a vicenda e alla fine litigano in continuazione. Sono nervose ed irascibili”.
Gallina Dotta, che legge parecchio ed è informata un po' su tutto, interviene con tono ironico.
”Ma sono dieci anni che sono vietati i polli in batteria”.
“Seeee e lo vengono a dire a te se esistono oppure no – ribadisce gallina Maria –. Comunque qui non ci possiamo proprio lamentare, spazio ce n'è”, e gira uno sguardo all'intorno, come per godere di tutto con gli occhi (non lo sapete ma gli occhi della gallina sono tetra cromatici, vedono più colori degli esseri umani).
Tanto verde, i filari d'uva, il cespuglio di rosmarino, orgoglioso nella sua fioritura, che dà un'ombra profumata. E poi la linea della lavanda, le chiacchiere dei ragazzi, le risate ed i brontolii, che mica tutti i giorni sono uguali.
“Pure l'altalena abbiamo", gorgoglia gallina Flò, che è famosa perché fa un sacco di ginnastica ed è molto attenta alla sua alimentazione. E oplà, con un breve volo atterra sull'altalena per dondolarsi un po'.
“Ho fame, ma quando arrivano?".
Ma in lontananza si ode il vociare (anche l'udito, nelle galline, è ben sviluppato) e piano piano arriva un gruppetto di ragazzi della Tartaruga, con la carriola, il pane e il mangime, le verdure e la frutta, e tutti gli attrezzi.
E così inizia il quotidiano lavoro nel pollaio. La pulizia, la sistemazione della paglia, la distribuzione del cibo e l'acqua fresca e poi la raccolta delle uova, “fai piano, prendile con delicatezza sennò si rompono. Ti faccio vedere io” dice Simone al nuovo arrivato, che non sa bene come muoversi.
Simone è esperto e sa quello che fa.
“Invece Melania raccoglie le uova ridendo un po' sotto i baffi, come si dice” pensa gallina Dotta, che è anche una gran osservatrice, "e Giorgia canticchia mentre ci dà il pane”.
Gallina Flò continua a dondolarsi su di un'aria di Mozart e riflette su quanta attenzione ci mette Mandi nel tenere pulito il pollaio. “Si vede che ci tiene”.
Arriva Filippo, che è uno a cui piace scherzare e di tanto in tanto prende in braccio una gallina per accarezzarla. “Prendi me, prendi me” spera gallina Coccolina, che non vuole perdersi l'occasione di stare in braccio e va incontro a Filippo e gli danza intorno e gli becca le scarpe per ottenere attenzione.
“Ho propria voglia di fare due carezze ad una di voi – dice ridendo Raffaella -, a chi dò oggi i miei bacini? Anghingò un bel bacio a chi lo do?“, e cammina nell'aia per osservare le galline e procedere nella scelta.
Alla fine l'occhio cade su gallina Spinosa, che sta un po' sulle sue e pare non volerti dare confidenza ma è tutta una finta, alla fine ci sta quando Raffaella la prende in braccio e l'accarezza sulla testa, chiamando anche gli altri ragazzi a partecipare al rito della coccola. Si avvicina Andrea, che guarda sornione la scena, e Mario, a cui piace ballare e fare le mosse da rapper, con gli occhi che ridono.
“Ragazziiiiiii – la voce di Letizia, educatrice, si leva d'intorno - perché non facciamo un paio di foto?”.
“Essì, il Pollaio Sociale è famoso, siamo sui social e ci vogliono le foto”.
“Eeehhh dobbiamo mantenerci in contatto con i nostri followers", fa con aria saputa gallina Giulietta.
“Che bello anche noi siamo famose – sospira beata gallina Dotta –, vi ricordate quel bel ragazzo che è venuto la settimana scorsa?”.
“Embeh?“, chiedono in coro due o tre.
“Ebbene era di Rai Tre. Siamo finite anche in tv”.
“Si sta proprio bene qua”.
“Beh ragazze, vi voglio ricordare anche tutti i bambini che vengono a trovarci”. “
Essì, si sta proprio bene qua”.
“Anche i nostri ragazzi sono famosi. Sanno spiegare proprio bene quando viene gente in visita. Sono sempre un po' emozionati, ma dicono le cose proprio bene”. Ed allunga le o per sottolineare il concetto.
Intanto c'è lo studio per la composizione della foto: Giorgia in prima fila, Filippo che ride e chiama Arianna vicino, Mandi che mette il braccio sulle spalle di Simone, Francesco il più alto dietro, si sa, e così pure Raffaella e poi Melania, Tommaso, Stefania e tutti gli altri, e poi anche le galline e il rosmarino e l'altalena…
“Ragazziiii state più vicino, non c'entrate tutti, ma come funziona 'sto telefonino...?”.
“Devi spingere qui", spiega Giorgia che ne sa e ritorna nel gruppo.
“Ma quanto ci mettono?” brontola gallina Marta, che è burbera ed ha da ridire su tutto. “Ci vuole quello che ci vuole”, le risponde gallina Spinosa, filosofica.
“Dai ragazzi andiamo a cambiarci, che adesso passiamo a fare le confezioni. Oggi a chi tocca consegnare le uova?”.
“A me, mi pare", dice Mirko, che è sempre disponibile.
Le voci si allontanano e si smorzano e ritorna la musica classica, l'aria è più calda ma c'è anche la piscina per rinfrescarsi.
“Tornate, ragazzi, mi raccomando”.
Raffaella sembra aver sentito il pensiero e le saluta con la mano. Andrea continua a guardare la scena sornione.
“Essì, qui si sta proprio bene”.
Rosa Alfieri, educatrice centro occupazionale “La Tartaruga”
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