Un vecchio detto, noto tra gli orticoltori, recita proprio così: “l'orto vuole l'uomo morto”, riferendosi alla fatica e impegno necessari alla coltivazione di un orto. Ma sarà proprio così?
Sappiamo che respirare all'aria aperta, esercitare attività fisica e mangiare cibi sani sono sicuramente i capi saldi per una vita salutare e lunga. Tutte queste prescrizioni sono implicite nella coltivazione di un orto, quindi va da sé che dedicarsi alla cura di un pezzetto di terra comporta benefici al corpo, alla mente e allo spirito. I benefici fisici sono immediatamente comprensibili: piegarsi, allungarsi, inginocchiarsi, camminare, sollevare pesi, tutte azioni che mettono in moto un po' tutta la muscolatura del corpo, che ci insegnano a respirare in modo più efficace e ad aumentare la nostra coordinazione. I benefici mentali vanno dalla riduzione dello stress alla consapevolezza di far parte della natura e prendere parte ai suoi processi di crescita. Coltivare un orto comporta una stimolazione sensoriale completa – vista, olfatto, tatto, gusto – da abbinare al beneficio emotivo che nasce dal “prendersi cura” delle piante ed “accompagnare” la loro crescita.
Al Centro Occupazionale La Tartaruga siamo convinti dei benefici dell'orticoltura ed è proprio per questo che piano piano stiamo crescendo in questo senso: prima un piccolo orto per le persone che frequentano il Centro – ampliato nel corso degli anni -; poi la preparazione di lotti di terra da destinare a orti sociali, il ripristino della serra e infine ora la realizzazione di orti rialzati, usufruibili da persone con disabilità motoria.
In cosa consiste un orto rialzato? Si tratta di cassoni, tavoli da coltivazione, o pareti verticali attrezzate per ospitare piante - possono essere costruiti nei materiali più vari - di altezza variabile dai 50 cm fino a 90 cm, con altezze maggiori per chi ha difficoltà a piegarsi. In genere, tali strutture vengono riempite di terra e compost, in alternativa possono fungere da contenitori per vasi. Si coltivano ortaggi, fiori e piante aromatiche in un mix bello da vedere e utile alla sanità delle piante e del suolo. Perché un orto rialzato sia anche accessibile è necessaria particolare attenzione nella realizzazione dei camminamenti che devono essere larghi e lisci; ai punti di prelievo dell'acqua dislocati entro breve distanza; alla possibilità di lavorare al riparo dal sole co
cente… insomma tutti quegli accorgimenti che possono rendere piacevole il soggiorno nell'orto.
Dedichiamoci quindi all'attività orticola per una vita migliore, ma attenzione, come scriveva Pia Pera, ideatrice della rete Orti di Pace, “esistono poi le cattive pratiche. Sono i casi in cui l'orto fa male. Quando usiamo pesticidi - fa male al mondo e a noi. Quando ci ammazziamo di lavoro - fa male a noi e a chi ci sta intorno. Quando invidiamo l'orto di un altro – idem.”
Rosy Fiacconi
Agronoma presso Centro Occupazionale La Tartaruga
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