“Chi apparecchia oggi la tavola? Oggi tocca a me”!
“Aspetta ti aiuto, da quando sono in comunità ho imparato a fare tante cose quando prima non le sapevo fare…”
“Le mie amiche mi dicono che parlo meglio ora, secondo me sono migliorata nel parlare”, “Io invece ho imparato a usare il tablet!”
“Guardo un po' di tv poi piego la biancheria", “Allora ti aspetto”, “Io invece intanto inizio che dopo devo andare a lavorare”.
“Possiamo fare un dolce al cioccolato per domenica a merenda?”, “No dai le frittelle!”, “Io vorrei il mascarpone!”
Sprazzi di conversazioni di una vita di comunità dove suoni, rumori, parole e colori si incrociano e si incontrano nel soggiorno... È la Comunità Alloggio via Sangiorgi, a Imola, comunità per adulti con disagio psichico e disabilità.
Il Soggiorno è la stanza più grande della Comunità. È una zona di vita in comune, non è solo spazio a disposizione, ma qualcosa di ben più profondo. Qui ci si concede il tempo per le relazioni interpersonali, per imparare a conoscersi e a convivere, imparare ad accettarsi; per socializzare con una partita a carte, per scatenarsi in balli e volteggi; per coccolarsi e bere the con i biscotti, ancor meglio se caffè, per ritrovarsi a pranzo e a cena: il luogo dove ridere e anche piangere…
E' il luogo dove talvolta si sogna in compagnia, o anche da soli, dove ognuno vive la propria esperienza; poi squilla un cellulare, si alza il volume della tv perché passa la nuova canzone di Ermal Meta, Ramazzotti, Riki.
Storie dove la quotidianità significa costruire insieme uno scenario comune di riferimento, fatto non solo di regole, ma di abitudini, di legami basati sul rispetto e sulla condivisione. Non è solo una questione di tempi scanditi, necessari all'organizzazione, dove gli orari diventano norma per la buona riuscita delle attività da svolgere…il tempo collettivo diventa un tempo individuale, personalizzato, dove il rispetto per il “tuo” tempo è importante tanto quanto il “mio” tempo, un tempo interiore… di reciprocità e fiducia.
In Comunità si cerca di “fare famiglia” senza simulare la famiglia. Lo sforzo è costruire insieme un luogo che sia “come una casa”, facilitando il vivere in una situazione di normalità, di naturalezza almeno parziale, in grado di favorire la costruzione di relazioni veramente significative. Perché la vita in Struttura è prima di tutto un'esperienza relazionale dove operatori e persone ospitate contano su un rapporto impari che non potrebbe essere diverso in una relazione di aiuto… ma dettato dall'autenticità.
La vita di Comunità è fatta di alti e bassi, dove il malessere di uno si diffonde e in qualche modo si avverte anche negli altri che si preoccupano, manifestamente o meno, si spaventano, si rammaricano, si attivano per dare una pacca sulla spalla, un sorriso, un supporto. Un tempo che riscopre una dignità, per alcuni negata dagli anni del manicomio, per altri riconosciuta. Un tempo, un luogo, uno spazio… una Casa!
La Coordinatrice della Comunità Alloggio via Sangiorgi
Francesca Assente
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